Shelly vs Sonoff: quale sistema smart è il migliore per te?

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Nel mondo della domotica, due nomi emergono costantemente quando si parla di dispositivi smart per la casa: Shelly e Sonoff. Entrambi i marchi offrono soluzioni affidabili, economiche e versatili per trasformare un’abitazione tradizionale in una casa intelligente. Ma quale dei due è davvero il migliore per te? La risposta dipende da vari fattori: compatibilità, semplicità d’uso, integrazione con assistenti vocali e livello di personalizzazione. In questo articolo analizzeremo i punti di forza e le differenze tra Shelly e Sonoff, per aiutarti a scegliere il sistema più adatto alle tue esigenze.

 

 

 

 

Shelly: flessibilità e controllo locale per gli utenti più esperti

 

Il marchio Shelly, nato in Bulgaria, si è rapidamente affermato nel panorama della smart home grazie ai suoi dispositivi Wi-Fi indipendenti da hub e altamente personalizzabili. Il principale vantaggio di Shelly è la flessibilità: ogni modulo può essere controllato tramite cloud, ma anche in locale, senza bisogno di connessione internet. Questo garantisce maggiore affidabilità e sicurezza, perché le funzioni base continuano a operare anche in assenza di rete.

Un altro punto di forza è l’integrazione con sistemi di automazione avanzati, come Home Assistant, OpenHAB o MQTT, che permettono di creare scenari complessi e completamente personalizzati. Grazie alle API aperte e alla documentazione dettagliata, gli utenti più esperti possono configurare automazioni su misura, gestire scenari multi-dispositivo o collegare sensori di terze parti.

Dal punto di vista hardware, i dispositivi Shelly — come il Shelly 1, Shelly Plus 2PM o Shelly Plug S — offrono dimensioni compatte, perfette per essere installate dietro le placche degli interruttori tradizionali, mantenendo intatto l’aspetto estetico dell’impianto. Inoltre, la qualità costruttiva è generalmente superiore alla media della concorrenza, con un’attenzione particolare alla sicurezza elettrica e alla durata nel tempo.

Sul fronte software, l’app Shelly Smart Control consente di gestire tutti i dispositivi da un’unica interfaccia, creando scenari automatici in base a orari, temperatura, luminosità o consumi energetici. In più, Shelly è compatibile con Alexa, Google Home, Samsung SmartThings e Apple HomeKit (in molti modelli recenti), garantendo piena libertà di controllo vocale.

Tuttavia, questa grande libertà può rappresentare anche una piccola barriera per gli utenti alle prime armi: configurare i dispositivi Shelly può richiedere qualche conoscenza tecnica in più rispetto alla media. Chi ama “smanettare” con le impostazioni e desidera un sistema completamente personalizzabile, però, troverà in Shelly una soluzione ideale.

 

 

Sonoff: semplicità, convenienza e automazioni immediate

 

Sonoff, brand cinese del gruppo ITEAD, è uno dei pionieri del settore smart home a basso costo. I suoi dispositivi si distinguono per la semplicità di installazione e l’estrema convenienza, caratteristiche che li rendono perfetti per chi desidera entrare nel mondo della domotica senza complicazioni.

L’ecosistema Sonoff si basa principalmente sull’app eWeLink, disponibile per Android e iOS. Da qui è possibile gestire interruttori, prese smart, sensori e relè con un’interfaccia intuitiva e ben tradotta. L’integrazione con gli assistenti vocali — Alexa, Google Home e SmartThings — è fluida e immediata, consentendo di controllare luci, elettrodomestici e scenari con semplici comandi vocali.

A differenza di Shelly, Sonoff si appoggia quasi completamente al cloud, il che significa che la connessione a Internet è essenziale per il funzionamento delle automazioni. Questo può essere un limite in caso di rete instabile, ma offre vantaggi in termini di facilità di configurazione: non è necessario gestire IP locali, protocolli o configurazioni avanzate.
Per chi cerca semplicità “plug and play”, Sonoff rappresenta dunque una scelta ideale.

Un altro punto a favore di Sonoff è la varietà di prodotti disponibili: dai relè Wi-Fi come Sonoff Basic R3, alle prese smart S26, fino ai moduli Zigbee e ai sensori per temperatura, movimento e apertura porte. Negli ultimi anni, il marchio ha ampliato l’offerta introducendo anche dispositivi Matter e Zigbee, per una maggiore compatibilità con i nuovi standard di domotica universale.

Naturalmente, il prezzo più basso si accompagna a qualche compromesso: la personalizzazione è più limitata rispetto a Shelly, e il controllo offline è assente nella maggior parte dei modelli. Tuttavia, per l’utente medio che desidera accendere e spegnere luci, controllare prese e programmare automazioni base, Sonoff è una soluzione semplice, affidabile e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

 

Conclusione: quale scegliere?

In sintesi, la scelta tra Shelly e Sonoff dipende principalmente dal tuo livello di esperienza e dalle tue priorità.

·       Se cerchi flessibilità, controllo locale e massima personalizzazione, Shelly è la scelta giusta. È perfetto per chi vuole integrare diversi ecosistemi e gestire la casa con autonomia totale.

·       Se invece desideri un sistema semplice, economico e immediato, Sonoff offre tutto ciò che serve per iniziare la tua avventura nella domotica senza complicazioni.

Entrambi i marchi sono affidabili e in continua evoluzione: la decisione finale dipende solo da quanto vuoi spingerti nel rendere la tua casa davvero "smart". 

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